Da Bonsaista, se mi chiedessero cosa mi porta alla mente il mese di settembre risponderei senza pensarci un attimo:
” CRESPI BONSAI CUP “, uno degli appuntamenti più attesi, se non il più atteso, per appassionati e professionisti Bonsaisti.
Da docente di Agraria però direi “inizio dei nuovi corsi di studio”, mentre da professionista giardiere il mio viso si corruccerebbe non poco, in un’espressione di preparazione alla fatica perchè settembre è uno dei mesi più impegnativi per il giardiniere.
Molti potrebbero pensare che la primavera, col suo risveglio vegetativo, sia il mese più tosto ma è SETTEMBRE a tenere lo scettro degli impegni, quantomeno per il semplice fatto che dovremo dedicarci al ripristino dei manti erbosi danneggiati dal gran caldo e siccità o intervenire finalmente nella trasemina delle zone colpite da funghi del periodo umido e caldo, impegno non indifferente per chi desidera avere un manto erboso di pregio nel proprio giardino.
Qui sotto troverete un book degli ultimi lavori svolti nell’arco di quattro giorni lavorativi:
TAGLIO SIEPE FOETINIA , POTATURA VERDE IN FORMA OBBLIGATA DI TRE CUPRESSUS SEMPREVIRENS, POTATURA DI FORMAZIONE LAURUS NOBILIS, DISERBO MECCANICO AIUOLA BULBOSE E RELATIVO ANCORAGGIO, CREAZIONE MURETTO CONTENIMENTO TASCA RODEDENDRUM ED ERICHE, RIDUZIONE CHIOMA ESEMPLARI DEL GIARDINO GIAPPONESE, CIMATURA ESTIVA BONSAI.
Ragionate sempre sulla semplificazione dei lavori più lunghi da effettuare, per esempio il taglio siepe, famoso per richiedere sempre dispendio di tempo ed energie.
Fondamentale aver lavorato correttamente nei mesi precedenti alla ripresa vegetativa; uno degli errori più diffusi per esempio è tagliare sul tagliato e durante la spinta vegetativa.
La siepe che vedete nelle immagini è stata messa in forma nei mesi invernali, lasciata crescere in quelli primaverili e tagliata a MANO, pochi giorni prima di questo articolo, per cui parliamo di AGOSTO inoltrato, in pieno riposo vegetativo, con tagli profondi all’interno della struttura, ad eliminare grandi internodi all’altezza di ogni importante diramazione; come risultato, dopo due anni dall’applicazione di questa tecnica, tagliere la Vostra siepe solo una volta l’anno, la luce che passerà all’interno garantirà chioma compatta e nessun abbandono vegetativo da parte della pianta, quindi massima creazione di zuccheri durante la fotosintesi.
Inutile negare che, senza il mio caro ASSISENTE ROBOTIZATO, tutti i lavori qui sopra si sarebbero dimezzati.
Del resto ormai lo avete capito che non amo tagliare il prato, preferisco dedicarmi ad impegni più divertenti e formativi.
Lo ripeto spesso a chi studia agraria presso la nostra scuola:
” IL GIARDINIERE NON E’ LO SPAZZINO DEL VERDE “
” IL GIARDINERE CREA GIARDINI “
Se poi il risultato sul prato è migliore, senza righe, senza risulte da raccogliere e senza antiestetiche schiacciature da camminamento, allora SCELGO LA ROBOTICA DA GIARDINO
E MI DEDICO AI MIEI BONSAI
Ogni passo comincia con lo studio
Dallo studio nasce la conoscenza da investire nella pratica
Un manto erboso di qualità con il massimo tempo da regalarti alle altre cose della Tua Vita
Solamente quando l’esperienza si trasforma in comprensione può nascere la consapevolezza necessaria per prendersi cura di ogni essere vivente, evitanto inutili ottusità derivate da invidia ed ignoranza
Alla prossima esperienza da condividere
どうも、マシモ。
Utilizzo immagini concesso da Garden Longoni